Ernesto Graziosi


Ha sempre avuto fin da bambino la passione per il disegno: girava sempre con una matita in tasca, e ogni occasione era buona per esprimere con pochi tratti il suo modo di osservare le cose. Ha seguito studi che non avevano alcuna relazione con questa sua passione. Frequentò il liceo classico — dove il disegno non esiste come materia — e un giorno, durante una lezione di filosofia, mentre stava tracciando come al solito degli schizzi sul suo quaderno, il professore credendolo distratto lo rimproverò, al che Ernesto rispose, ripetendo per filo e per segno le parole dell’insegnante, che aveva prestato la massima attenzione alla spiegazione, e da quel momento poté proseguire nei suoi disegni.
Non contento di rimanere sempre allo stesso livello, frequentò alcuni corsi presso il Liceo Artistico Barabino e presso l’Accademia di Belle Arti di Genova.

A Ernesto è sempre piaciuto frequentare gli studi di vecchi pittori, è stato allievo — tra gli altri — di Aldo Cestino, di Luigi Rigon e non ultimo di Francesco Demaio, da cui ha imparato la tecnica dell’armonia del colore.
Ha sempre voluto condividere le sue esperienze insegnando disegno e pittura. È il presidente dell’Associazione culturale “Dal disegno al colore”.

Ha tenuto numerose mostre con i suoi quadri impressionisti e i suoi famosi falsi d’autore: alcuni si trovano sparsi per il mondo in collezioni private, da Bucarest a Sidney, da Sparta a Caracas.
Ha partecipato, con il maestro Luigi Rigon, alla realizzazione di pitture murali — con personaggi e figure alte fino a due metri — nella Taverna degli Artisti dell’Hotel Talice Radicati ad Acqui Terme.

ALCUNE OPERE DI ERNESTO GRAZIOSI